venerdì 27 aprile 2018

Il potere ipnotico della televisione

David Foster Wallace parlando della televisione porta sul grande scenario del suo romanzo un argomento molto attuale. La televisione è diventato lo strumento di ipnosi di massa per eccellenza, essa ormai ci accompagna nei nostri giorni, sembra quasi dettarci il nostro "stile di vita".
L'individuo, attratto dal potere di questo mezzo, arriva addirittura  a confondere la dimensione bidimensionale data dallo schermo del televisore con quella che è la vera dimensione reale tridimensionale. Questa indistinzione lo porta a trascurare quello che è l'aspetto della realtà, il vero succo delle cose, egli si trova immerso in un mondo che non gli appartiene quasi più, i cui fatti sono raccontati per mezzo di altre voci che risuonano nella testa e attraverso immagini televisive.


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mercoledì 25 aprile 2018

The Teleputer

Nel libro si parla di un particolare mezzo d'intrattenimento: il Tp o Teleputer.


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"Abbassò il volume al minimo e puntò il telecomando al Tp come fosse un'arma". (Infinite Jest, pagina 30)



Nel 1980 Michael Aldrich ha inventato questo sistema di telecomunicazione, collegando un televisore a colori da 14 pollici modificato a un apparecchio contenente un microprocessore Zilog Z80 che esegue una versione modificata del sistema operativo CP / M e un chip set contenente un modem, un generatore di caratteri e auto-dialer. Il Teleputer degli anni '80 funziona come un PC a colori stand-alone (in un momento in cui gli schermi dei computer erano principalmente monocromatici), con un complemento di software applicativo e rete con altri computer tramite dial-up o linee dedicate. Il sistema includeva due floppy disk da 360 KB (in seguito un disco fisso da 20 MB), una tastiera e una stampante.
 Il nome "Teleputer" divenne in seguito sinonimo della fusione di computer, telecomunicazioni e televisione in un unico dispositivo.

venerdì 20 aprile 2018

Introduzione all'opera Infinite Jest

Immagine correlataInfinite Jest si può definire l'opera migliore di David Foster Wallace. Si tratta di un'opera quasi 'tridimensionale'; i temi che va ad approfondire assomigliano in modo preoccupante al nostro presente, quasi un ritratto della società attuale e ormai, si può dire come ipnotizzata dai mezzi di intrattenimento tecnologici come la televisione.
La trama di questo libro è incentrata sulla cartuccia smarrita di un film, alla quale nel libro si fa spesso riferimento denominandola "l'Intrattenimento" , ma intitolata Infinite Jest dal suo autore James Incandenza. I protagonisti delle vicende che si intrecciano all'interno dell'opera vengono completamente alienati dalla visione di questa cartuccia, la quale riesce a creare una vera e propria dipendenza.




"L'attachè medico , nel loro appartamento, sta ancora guardando la cartuccia priva di etichetta che ha riavvolto fino all'inizio numerose volte e poi programmato per vederla sempre di seguito in un loop interminabile. E' seduto là attaccato a una cena congelata, a guardare la cartuccia, alle 0020h, coi pantaloni bagnati sulla poltrona bagnata..."(pagina 64)



Da queste righe si riesce a vedere come il protagonista è completamente distaccato da quella che è la vera realtà e, immerso in un'altra, perde del tutto la concezione del tempo, lasciando raffreddare la cena che la moglie gli aveva preparato.

Final post

Per concludere la ricerca da me svolta sul tema della televisione e altri mezzi di comunicazione pubblico quest'ultimo post che permett...