Final post

Per concludere la ricerca da me svolta sul tema della televisione e altri mezzi di comunicazione pubblico quest'ultimo post che permette di avere un panorama complessivo dei particolari che ho voluto evidenziare. Inizialmente ho fatto una breve introduzione al romanzo "Infinite Jest" di David Foster Wallace, ho analizzato brevemente il contesto storico in cui si diffonde la televisione andando a sottolineare le principali finalità di questa sia in periodo di guerra che negli anni successivi. L'attenzione é passata poi a un oggetto spesso nominato dai personaggi all'interno del romanzo: il Teleputer.  Altro oggetto intorno al quale ruotano molte vicende del libro è una cartuccia ignota, denominata "Intrattenimento".
In uno dei capitoli del libro i personaggi citano la Super 8, un formato cinematografico.
Mi sono voluta soffermare su un'altra opera importante: "1984" di George Orwell, facendone un breve confronto con alcune caratteristiche dell'opera di David Foster Wallace.
 "Inception" è un film che ho voluto considerare per confrontare due modi diversi di evadere dalla realtà: la televisione infatti fa perdere la concezione del tempo ai personaggi del romanzo, che sono come proiettati all'interno delle scene trasmesse, mentre, nel film citato, i personaggi evadono dalla realtà tramite il "sogno".
Altri due strumenti che ruotano attorno al tema centrale della televisione sono il telecomando e il Vcr o videoregistratore.
Ho voluto trattare in seguito le principali differenze fra la dimensione 2D (bidimensionale) e la dimensione 3D (tridimensionale), quest'ultima più vicina alla realtà.

"La tecnologia ancora-un-po'-troppo-cara dei monitor a colori" (Infinite Jest, pagina 501)

I monitor a colori si basano sulla sintesi additiva di tre colori fondamentali che avviene sulla retina dell'osservatore. I monitor sono costituiti da tubi a raggi catodici che proiettano sullo schermo tramite un flusso di elettroni i vari colori: se è prodotto un unico flusso di elettroni siamo nel del modello monocromatico, nel caso, invece, di tre flussi elettronici denominati RGB, si ha il modello a colori . La riproduzione dei colori avviene mescolando i tre colori fondamentali (rosso, verde e blu) in proporzioni diverse. Questo fenomeno che avviene all'interno dell'apparato visivo dell'uomo è detto metamerismo.
Il sistema dei monitor a colori consente una migliore visualizzazione per mezzo di circuiti a microprocessori e più linee di risoluzione ottica. 

Telecomandi e Vcr

"Hal conosce benissimo la storia della caduta e rinascita del millennio della pubblicità negli Stati Uniti, perchè uno dei soli due lavori accademici che ha scritto su qualcosa di anche remotamente filmico era una mastodontica ricerca sui comuni e intricati destini della televisione e dell'industria pubblicitaria americana." (Infinite Jest, pagina 493)

Il romanzo prosegue parlando dell'industria dei Network televisivi, citando la Pbs e la Fox, quest'ultima è un'importante network televisivo statunitense. Successivamente si parla dell'ascesa dei telecomandi a-controllo-totale conosciuti storicamente come cambini e quella dei Vcr , dotati di sensori di volume e in grado di eliminare gran parte della pubblicità dei film registrati su nastro.

             

un film: due dimensioni

La televisione è molto vicina alla realtà, riproduce fatti e vicende umane che sono molto legate al mondo attuale. La televisione ha un grande potere alienante, crea dipendenza come dimostrano i personaggi dell'opera di David Foster Wallace, alla fine si viene a creare come una sorta di distacco tra la vera realtà e quella virtuale dello schermo; la persona seduta in poltrona davanti al televisore cerca di immedesimarsi nei personaggi e nei comportamenti riprodotti sullo schermo e in qualche misura questo atteggiamento lo porta ad evadere dalla realtà...
Anche il sogno è un altro modo per evadere la realtà o per crearne addirittura una sostitutiva. Questo è ciò che succede nel film "Inception". I protagonisti del film, mediante un apparecchio di orologeria, riescono a partecipare tutti allo stesso sogno. Tra questi vi è una giovane studentessa architetta che ha il ruolo fondamentale di "costruire" l'ambientazione del sogno. L'oggetto sopra riportato è il "totem", simile a una trottola, utilizzata dai protagonisti come sistema di riferimento, di fondamentale importanza perchè permette loro di distinguere se si trovano ancora all'interno del sogno o sono ritornati nella realtà.

2D vs 3D

"...lui, con un fiammifero all'angolo della bocca puntato verso quel mondo rettangolare, verso quelle gigantesche e perfette bellezze iridescenti a 2D sullo schermo, le diceva sempre che lei Joelle era molto più bella di tutte loro." ( Infinite Jest, pagina 284)

In questa scena vengono descritti Joelle e il padre, intenti a guardare lo schermo 2D del televisore, rievocando uno dei momenti dell'infanzia della giovane ragazza.

                      

Lo schermo riproduce un'immagine bidimensionale, mentre il sistema 3D si basa sulla riproduzione delle figure con le tre dimensioni che le caratterizzano: la lunghezza, l'altezza, la profondità.

I termini 2D e 3D sono spesso utilizzati in riferimento a immagini grafiche tecnologiche, come le fotografie, queste descrivono la figura su due dimensioni, le animazioni e le immagini grafiche al computer, queste ultime due restituiscono alla vista un oggetto tridimensionale.

L'immagine in 3D rappresenta l'oggetto così come questo si rapporta con la realtà; il sistema tridimensionale si sta ampiamente diffondendo, al giorno d'oggi la maggior parte dei film al cinema vengono trasmessi in 3D.

La Super 8

"...la vecchia orrenda Super 8, una ripresa diretta a figura intera, lo sguardo dritto oltre la macchina da presa, nessun tentativo di nascondere che sta leggendo da un copione..." 

(pag 277,  Infinite Jest)

La Super 8 è un formato cinematografico, diretta evoluzione dell'8 mm. Con la 8 mm il caricamento del film era manuale e doveva avvenire al buio o all'ombra, mentre con la più avanzata Super 8 il fotogramma diventa più spazioso ed è presente una colonna sonora magnetica.

Il Super 8 debuttò nel 1965 e diventò, dapprima in Italia, lo strumento per immortalare momenti memorabili. Una tecnologia ancora molto rudimentale se la si confronta parallelamente ai "selfie" del giorno d'oggi, un qualcosa di "vecchio" e sgualcito che però spolverato e guardato riporta alla mente dei ricordi di una vita passata, rievocando le emozioni provate in quei momenti.

Una strana pubblicità...

"...la mano destra leggermente robusta regge la costola nera di un'ignota cartuccia-film, di cui si pubblicizza l'uscita, la cartuccia incastrata nella fessura del palmo, come una lingua cacciata in fuori; e c'è solo questo cartone, questa figura estatica e una cartuccia che nessuno spacciatore ha toccato, nessun titolo, nessuna etichetta..." ( pag 268 )

L'immagine qui sopra descritta è quella di un uomo sulla sedia a rotelle, il cui viso è pervaso da una gioia tremenda. E' un'immagine forte e anche abbastanza amara, tanto che nessuno spacciatore sembra deciso ad avvicinarsi per osservare meglio la cartuccia che questo uomo tiene in mano. L'unica che si avvicina è Joelle, un personaggio piuttosto centrale nel romanzo di David Foster Wallace. Joelle estrae la cartuccia, la guarda e la rimette a posto. Ha chiuso con le cartucce cinematografiche.