David Foster Wallace parlando della televisione porta sul grande scenario del suo romanzo un argomento molto attuale. La televisione è diventato lo strumento di ipnosi di massa per eccellenza, essa ormai ci accompagna nei nostri giorni, sembra quasi dettarci il nostro "stile di vita".
L'individuo, attratto dal potere di questo mezzo, arriva addirittura a confondere la dimensione bidimensionale data dallo schermo del televisore con quella che è la vera dimensione reale tridimensionale. Questa indistinzione lo porta a trascurare quello che è l'aspetto della realtà, il vero succo delle cose, egli si trova immerso in un mondo che non gli appartiene quasi più, i cui fatti sono raccontati per mezzo di altre voci che risuonano nella testa e attraverso immagini televisive.