La televisione e altri mezzi di comunicazione di massa e... un'ignota cartuccia
mercoledì 30 maggio 2018
un film: due dimensioni
La televisione è molto vicina alla realtà, riproduce fatti e vicende umane che sono molto legate al mondo attuale. La televisione ha un grande potere alienante, crea dipendenza come dimostrano i personaggi dell'opera di David Foster Wallace, alla fine si viene a creare come una sorta di distacco tra la vera realtà e quella virtuale dello schermo; la persona seduta in poltrona davanti al televisore cerca di immedesimarsi nei personaggi e nei comportamenti riprodotti sullo schermo e in qualche misura questo atteggiamento lo porta ad evadere dalla realtà...
Anche il sogno è un altro modo per evadere la realtà o per crearne addirittura una sostitutiva. Questo è ciò che succede nel film "Inception". I protagonisti del film, mediante un apparecchio di orologeria, riescono a partecipare tutti allo stesso sogno. Tra questi vi è una giovane studentessa architetta che ha il ruolo fondamentale di "costruire" l'ambientazione del sogno. L'oggetto sopra riportato è il "totem", simile a una trottola, utilizzata dai protagonisti come sistema di riferimento, di fondamentale importanza perchè permette loro di distinguere se si trovano ancora all'interno del sogno o sono ritornati nella realtà.
venerdì 25 maggio 2018
2D vs 3D
"...lui, con un fiammifero all'angolo della bocca puntato verso quel mondo rettangolare, verso quelle gigantesche e perfette bellezze iridescenti a 2D sullo schermo, le diceva sempre che lei Joelle era molto più bella di tutte loro." ( Infinite Jest, pagina 284)
In questa scena vengono descritti Joelle e il padre, intenti a guardare lo schermo 2D del televisore, rievocando uno dei momenti dell'infanzia della giovane ragazza.
Lo schermo riproduce un'immagine bidimensionale, mentre il sistema 3D si basa sulla riproduzione delle figure con le tre dimensioni che le caratterizzano: la lunghezza, l'altezza, la profondità.
I termini 2D e 3D sono spesso utilizzati in riferimento a immagini grafiche tecnologiche, come le fotografie, queste descrivono la figura su due dimensioni, le animazioni e le immagini grafiche al computer, queste ultime due restituiscono alla vista un oggetto tridimensionale.
L'immagine in 3D rappresenta l'oggetto così come questo si rapporta con la realtà; il sistema tridimensionale si sta ampiamente diffondendo, al giorno d'oggi la maggior parte dei film al cinema vengono trasmessi in 3D.
mercoledì 23 maggio 2018
La Super 8
"...la vecchia orrenda Super 8, una ripresa diretta a figura intera, lo sguardo dritto oltre la macchina da presa, nessun tentativo di nascondere che sta leggendo da un copione..."
(pag 277, Infinite Jest)
La Super 8 è un formato cinematografico, diretta evoluzione dell'8 mm. Con la 8 mm il caricamento del film era manuale e doveva avvenire al buio o all'ombra, mentre con la più avanzata Super 8 il fotogramma diventa più spazioso ed è presente una colonna sonora magnetica.
Il Super 8 debuttò nel 1965 e diventò, dapprima in Italia, lo strumento per immortalare momenti memorabili. Una tecnologia ancora molto rudimentale se la si confronta parallelamente ai "selfie" del giorno d'oggi, un qualcosa di "vecchio" e sgualcito che però spolverato e guardato riporta alla mente dei ricordi di una vita passata, rievocando le emozioni provate in quei momenti.
sabato 19 maggio 2018
Una strana pubblicità...
"...la mano destra leggermente robusta regge la costola nera di un'ignota cartuccia-film, di cui si pubblicizza l'uscita, la cartuccia incastrata nella fessura del palmo, come una lingua cacciata in fuori; e c'è solo questo cartone, questa figura estatica e una cartuccia che nessuno spacciatore ha toccato, nessun titolo, nessuna etichetta..." ( pag 268 )
L'immagine qui sopra descritta è quella di un uomo sulla sedia a rotelle, il cui viso è pervaso da una gioia tremenda. E' un'immagine forte e anche abbastanza amara, tanto che nessuno spacciatore sembra deciso ad avvicinarsi per osservare meglio la cartuccia che questo uomo tiene in mano. L'unica che si avvicina è Joelle, un personaggio piuttosto centrale nel romanzo di David Foster Wallace. Joelle estrae la cartuccia, la guarda e la rimette a posto. Ha chiuso con le cartucce cinematografiche.
mercoledì 16 maggio 2018
Breve contesto storico e finalità della televisione
“La televisione è
ciò che è per il semplice motivo che
la gente tende ad assomigliarsi terribilmente proprio nei
suoi interessi volgari,
morbosi e stupidi,
e a essere estremamente
diversa per quanto riguarda gli interessi raffinati,
estetici e nobili.”
(Infinite Jest)
Fu lo scozzese John Logie Baird a costruire nel 1925 il primo prototipo realmente funzionante di televisore, realizzato con l'amplificazione di segnali elettrici.
Fu lo scozzese John Logie Baird a costruire nel 1925 il primo prototipo realmente funzionante di televisore, realizzato con l'amplificazione di segnali elettrici.
La
televisione nacque inizialmente con lo scopo di trasmettere le
informazioni a larga distanza e in maniera accessibile a tutti.
Almeno
nella fase iniziale la televisione italiana
era una delle più pedagogiche al
mondo. Le sue finalità erano educative e ebbe indubbi benefici nei
confronti di una situazione nazionale caratterizzata a quei tempi da
una certa arretratezza nei costumi e da una disomogeneità culturale.
La
sua funzione di comunicazione di dati fu di fondamentale importanza
soprattutto in epoca di guerra, quando la trasmissione di
informazioni poteva permettere di prevedere qualche mossa nemica in
campo di battaglia e talvolta anche permettere così la vittoria. Ma
la televisione così come anche gli altri mass media ha anche
funzione di propaganda, favorisce la trasmissione di certe idee
mettendone in basso rilievo altre.
Col
passare del tempo la televisione perde sempre più la sua funzione
educativa, lo si può notare "oggi", lo si può notare
anche nell'opera di David Foster Wallace. La televisione è ormai
diventata come un'abitudine, la società contemporanea e i personaggi
del libro ne sono la testimonianza; questi ultimi rimangono come
"ipnotizzati" davanti all'apparecchio perdendo la
concezione del tempo e la concezione della dimensione reale in cui si
trovano.
domenica 13 maggio 2018
Due opere a confronto
"Big
brother is watching you" così
scriveva George Orwell nel suo romanzo '1984'. La visione della
società che propone Orwell, così come quella di cui si parla
nel romanzo di Wallace, ha un riscontro molto attuale, come se
volesse svelarci già qualche particolare della realtà che tutt'oggi
viviamo.
La
storia è ambientata in uno stato totalitario del futuro. Orwell ci
vuole descrivere lo scenario politico del suo tempo: l'orrore del
Nazismo e il regime stalinista in Russia. La società descritta da
Orwell è una società controllata, dominata dai mass
media. Nel
romanzo, la storia è controllata dal Grande
fratello. Il
Grande fratello ( "Big brother") controlla ogni fonte di
informazioni, manipolando e riscrivendo il contenuto di tutti i
giornali e libri di storia per perseguire i propri fini.
Tutta
la popolazione è tenuta sotto controllo tramite telecamere e i
microfoni trasmettono messaggi improntati a indirizzare gli individui
nella sola ammessa direzione morale, quella dettata dal grande
dittatore, il "Big Brother". Si cerca di evitare la
creazione di qualsiasi tipo di coalizione che vada contro l'interesse
del Partito e a questo scopo viene impedito il rapporto tra gli
esseri umani. Si vuole una popolazione in cui è l'ignoranza che
domina, dove la volontà degli esseri umani deve uniformarsi a quella
di una sola persona, annullando i tratti fondamentali che
caratterizzano l'unicità di ogni personalità.
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Per concludere la ricerca da me svolta sul tema della televisione e altri mezzi di comunicazione pubblico quest'ultimo post che permett...
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