“La televisione è
ciò che è per il semplice motivo che
la gente tende ad assomigliarsi terribilmente proprio nei
suoi interessi volgari,
morbosi e stupidi,
e a essere estremamente
diversa per quanto riguarda gli interessi raffinati,
estetici e nobili.”
(Infinite Jest)
Fu lo scozzese John Logie Baird a costruire nel 1925 il primo prototipo realmente funzionante di televisore, realizzato con l'amplificazione di segnali elettrici.
Fu lo scozzese John Logie Baird a costruire nel 1925 il primo prototipo realmente funzionante di televisore, realizzato con l'amplificazione di segnali elettrici.
La
televisione nacque inizialmente con lo scopo di trasmettere le
informazioni a larga distanza e in maniera accessibile a tutti.
Almeno
nella fase iniziale la televisione italiana
era una delle più pedagogiche al
mondo. Le sue finalità erano educative e ebbe indubbi benefici nei
confronti di una situazione nazionale caratterizzata a quei tempi da
una certa arretratezza nei costumi e da una disomogeneità culturale.
La
sua funzione di comunicazione di dati fu di fondamentale importanza
soprattutto in epoca di guerra, quando la trasmissione di
informazioni poteva permettere di prevedere qualche mossa nemica in
campo di battaglia e talvolta anche permettere così la vittoria. Ma
la televisione così come anche gli altri mass media ha anche
funzione di propaganda, favorisce la trasmissione di certe idee
mettendone in basso rilievo altre.
Col
passare del tempo la televisione perde sempre più la sua funzione
educativa, lo si può notare "oggi", lo si può notare
anche nell'opera di David Foster Wallace. La televisione è ormai
diventata come un'abitudine, la società contemporanea e i personaggi
del libro ne sono la testimonianza; questi ultimi rimangono come
"ipnotizzati" davanti all'apparecchio perdendo la
concezione del tempo e la concezione della dimensione reale in cui si
trovano.
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